In ricordo di Patrizio Paleari, cliente amico…
Sabato 7 novembre un improvviso malore ha portato via Patrizio Paleari: un mio cliente ormai storico ma il cui rapporto che ci legava era lentamente mutato in simpatica amicizia. Ieri mattina, lunedì, ho ricevuto questa terribile notizia e per tutto il giorno ho cercato di metabolizzarla, non riuscendoci.
Spesso, quando succedono queste tragedie, si parla della persona cara rispetto all’ambiente familiare o ai rapporti di amicizia che nel tempo aveva coltivato.
Io vorrei, invece, ricordarlo anche per il grande professionista che era.
Un apprezzatissimo grafico che nello svolgere il suo lavoro riusciva a coniugare qualità e velocità come raramente ho visto fare. In un momento di crisi profonda del settore, lui non solo non aveva difficoltà a confermare i suoi clienti acquisisti, ma non faticava nemmeno a trovarne di nuovi che arrivavano spontaneamente grazie al passaparola, la miglior pubblicità esistente.
Ricordo con piacere i confronti che ho avuto con lui su tematiche tecniche: pur affidandosi al sottoscritto, non solo dimostrava importanti competenze in materia, ma non aveva nemmeno alcuna difficoltà ad assimilare ogni nuova informazione.
Mi piace ricordarlo durante la sessione fotografica del mio ultimo calendario, quando era stato truccato per impersonare il protagonista maschile del quadro di Degas “Assenzio”. I truccatori, dopo averlo trasformato in un drogato in evidente stato confusionale, si sono accorti di non aver più nulla per struccare. Il povero Patrizio è dovuto tornare a casa truccato a quel modo.
“Moretti, se mi fermano per un controllo e mi arrestano me la paghi!”
“Patrizio, guarda che secondo me devi preoccuparti di più della reazione di tua moglie: truccato così voglio proprio vedere come farai a convincerla che eri al lavoro”
“Oddio. Hai ragione…”
Ciao Patrizio, mi mancherai moltissimo.