Ma che bella politica che ha la Maxtor…
Spett. European Commission
Directorate-General for Competition
For the attention of the Antitrust Registry
1049 Bruxelles/Brussel
BELGIQUE/BELGIË
Buongiorno
mi chiamo Andrea Moretti, consulente informatico per le arti grafiche, e Vi scrivo la presente per denunciare il comportamento, a parere mio, gravissimo di un brand leader mondiale nel mercato dell’elettronica e dell’informatica: la Maxtor (adesso Seagate Technology).
Questa primaria Azienda detiene il quasi monopolio di produzione e vendita di hard disk, sia interni che esterni.
Qualche giorno fa un disco esterno modello Maxtor One Touch (prima serie) in possesso ad un mio cliente si è rotto. Essendo fuori garanzia, la mia decisione è stata di procedere alla sostituzione del disco interno, riutilizzando, quindi, il case ancora perfettamente funzionante: questo procedimento mi avrebbe permesso di usare un disco più recente e più capiente con un investimento alquanto ridotto.
Procedo quindi ad aprire il case, ad estrarre il disco rotto da 250GB marchiato Maxtor ed a sostituirlo con un altro dal 500GB sempre marchiato Maxtor.
All’interno di quest’ultimo erano presenti dei dati fortunatamente non importanti e dico fortunatamente poiché subito dopo aver acceso il case (una volta completamente e correttamente rimontato) scopro che questi sono stati tutti corrotti.
Perplesso, non pongo più di tanto attenzione a quanto accaduto (come ho detto, i dati in esso contenuti non erano importanti) e procedo ad effettuare una formattazione.
A questo punto, però, scopro che il disco da 500GB viene rilevato dal computer come se fosse di soli 120GB. Nonostante tutti i miei tentativi, questo disco, anche attaccato direttamente ad un computer senza passare per il case della Maxtor recuperato, viene da questo momento in poi visto come se fosse da soli 120GB.
Effettuo allora un’approfondita ricerca su internet e scopro che la Maxtor lega in maniera indissolubile i propri case ai dischi che vengono montati al loro interno: tentando di usare il case con un altro disco, indipendentemente dalla marca, quest’ultimo viene danneggiato fisicamente, effettuando quello che viene definito “crippling”, una modifica, cioè, a livello di firmware, che di fatto comporta un downgrade della capacità. Questa azione è irreversibile nel 90% dei casi, indipendentemente dalla bravura e competenza informatica di chi ci stia provando: sui vari forum ho letto di ingegneri informatici che, laboratori universitari a disposizione, non sono riusciti a ripristinare i dati, in alcuni casi molto importanti.
La Maxtor, di fatto, impedisce di usare un case perfettamente funzionante con un qualsiasi altro disco al di fuori di quello con il quale veniva a suo tempo venduto, indipendentemente dalla marca.
Da consulente informatico quale sono, mi permetto di fare un paragone tecnologico: è come se la Epson inserisse all’interno delle proprie stampanti un chip che le rendesse irrimediabilmente inutilizzabili non appena venisse inserita una cartuccia compatibile.
Al fine di farvi meglio comprendere l’entità del danno, Vi invito ad effettuare una ricerca su Google inserendo le seguenti parole chiave: maxtor cripple.
Io, fortunatamente, ho subito un danno modesto: i dati contenuti nel mio disco, come scritto, non erano importanti ed il disco in sé vale poche decine di euro. Ma molti sono stati più sfortunati di me: si va dall’azienda che ha dovuto pagare migliaia di dollari per un recupero parziale dei dati alla madre che ha perso le foto dei propri figli versando lacrime tanto vere quanto amare.
Non credo che questa politica possa essere anche solo lontanamente considerata accettabile e Vi invito pertanto a prendere immediati provvedimenti.
Ringraziando anticipatamente per l’attenzione, porgo distinti saluti.
Andrea Moretti – Consulente Informatico per le Arti Grafiche.
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Dear Sirs,
as an IT Manager I’m writing to call your attention to a serious trouble Maxtor’s customers are experiencing.
Maxtor (now Seagate Technology) is a world leader in hard disks manufacturing, either internal or external models.
Last week a Maxtor One Touch external hard disk (out of range item nowadays) broke down.
I decided to open its case, wich was perfectly working but no more under guarantee, and to extract the spoiled 250GB Maxtor disk. I put a new 500GB Maxtor disk into the case, but when it was perfectly linked again the computer detected only 120GB and furthermore the most set of dat was missing.
Looking into the causes of this phenomenon on the Internet I found out that Maxtor sets up a “crippling”, that is an alteration of the firmware, downgrading the disk capacity to a lower level if you remove and replace the original hard disk.
Please, give the matter your immediate attention, because is irreversible and nobody can deal with it.
Why can you replace an Epson cartridge (or a similar one) in an Epson inkjet printer without any problem while it is forbidden us to replace a Maxtor disk in a perfectly working Maxtor case?
I trust that this letter will lead you to ask Maxtor for a more correct and suitable behaviour in accordance with worldwide economic standards.
Your faithfully
Andrea Moretti