Garanzia? What’s “garanzia”?

Fatalità, qualche giorno fa ho visto un servizio de Le Iene dove viene mostrato un comportamento abbastanza diffuso tra i venditori che pensano bene di scaricare le responsabilità derivanti dalla garanzia alle aziende produttrici. In altre parole, tu vai ad acquistare un iPhone in un centro commerciale, questo magari si rompe dopo due mesi, torni al centro commerciale e loro ti rispondono che devi andare alla Apple…

Peccato che questa sia una pratica illegale.

Ovviamente, sapendolo, uno può fare voce grossa e far valere i propri diritti.

Oppure può farsi furbo.

Ad esempio, il 12 marzo 2010 acquisto alla FNAC di Milano un superdrive per il MacBook Air di Eleonora. Questa non lo apre subito e solo dopo parecchi giorni scopre che non funziona. A dire il vero, quindi, si tratterebbe di un D.O.A. (Death On Arrival, morto all’arrivo, quindi rotto sin da subito e per questo da sostituire all’istante), ma visto i giorni trascorsi sapevo che forse non me lo avrebbero sostituito subito. Speravo, però, di far valere la mia posizione di miglior cliente di FNAC Italia (tutto vero, non lo dico per fare lo sborrone…). Mi presento, quindi, il 19 aprile alla FNAC con il superdrive guasto e subito mi viene risposto che sarei dovuto andare alla Apple perché erano passati più di 8 giorni.

A dire il vero, sono sicuro che se mi fossi rivolto ai piani alti, vista la mia posizione privilegiata, mi avrebbero sicuramente sostituito tutto senza battere ciglio.

Ma non avevo né il tempo né la voglia.

Ho deciso quindi di acquistarne uno nuovo e, dopo pochi giorni, il 24 aprile mi presento con il superdrive rotto e fattura del superdrive nuovo.

Non solo, siccome non mi serviva assolutamente un secondo superdrive, ho chiesto il rimborso in buoni regalo.

Et voilà: fregato il sistema.