Windows 98. What’s else?
Preg.mo Sindaco,
Preg.mo Preside di una scuola Media Inferiore Pubblica di Milano o Hinterland o di Arona e dintorni, voglio donare un’aula informatica completa di tutto ad una scuola elementare o, al massimo, media inferiore. Ma prima di conoscere i termini di questa mia donazione…
Mi chiamo Andrea Moretti e sono un consulente informatico specializzato nelle arti grafiche e, conseguentemente, nella piattaforma Apple.
Il mio lavoro si diversifica in consulenza, assistenza e formazione. Quest’ultima a detta di tutti, forse grazie ad una madre maestra da poco in pensione, mi viene particolarmente bene: riesco a spiegare qualsiasi concetto informatico, anche complicato, a chiunque.
Su di me c’è da sapere anche un’altra cosa: colleziono computer Apple Macintosh. Ne ho oltre 200, tutti funzionanti, con modelli che partono dai primi anno ottanta sino ai giorni nostri. La mia collezione si alimenta principalmente degli scarti dei miei clienti, anche se, ahimè, spesso vengo travolto dalla passione e mi lancio in spese folli su eBay e simili… Sono ormai anni che coltivo questo hobby, con grande gioia di mia moglie, come si può facilmente immaginare.
Questa premessa mi è servita per presentarmi, ma adesso ne devo fare un’altra.
In occasione di una visita a domicilio ad un mio cliente scopro che sua figlia ha appena preso un 3 in informatica. Per curiosità le ho chiesto di farmi vedere l’argomento così ostico e mi ha tirato fuori il libro di testo.
Nella prefazione c’era scritto: “Oggi quando si parla di informatica si intende Windows 98″…
Penso, sbigottito, che deve trattarsi di un libro vecchio… Invece era stato scritto nel 2002: la evidentemente preparata scrittrice aveva saltato a piè pari Windows 98 Second Edition, Windows Millenium Edition, Windows NT Client, Windows NT Server, Windows 2000, Windows 2000 Server, Windows XP Home Edition, Windows XP Professional. Questo per quanto riguarda i sistemi operativi di Redmond… Che dire di Unix, Linux, Mac OS X? E ne potrei citare ancora una ventina, sicuramente poco diffusi, ma comunque utilizzati.
La cosa, di per sé, dovrebbe essere già scandalosa, ma come se non bastasse eravamo a fine 2007: la professoressa di questa ragazzina stava usando un libro di testo obsoleto quando uscito dalla tipografia, figuriamoci dopo altri 5 anni! Nel frattempo, infatti, sono usciti un’altra decina di sistemi operativi, tra Microsoft ed Apple solamente…
Ho realizzato che i ragazzi di oggi, tra PlayStation, Wii, GameBoy e professori appena usciti da un congelatore che decidono di scrivere libri di testo ridicoli, non capiranno mai nulla di informatica. La cosa credo sia un vero problema, visto che il computer servirà loro sempre di più, dalla vita privata a quella professionale futura.
Quindi ho deciso che la mia collezione di computer potrebbe essere utilizzata per qualcosa di più utile oltre che per il mio diletto personale. Ho abbastanza computer recenti (utilizzati fino a pochi mesi fa dai miei clienti per computer-grafica professionale) per allestire un’aula da 20 postazioni (o due da 10), oltre alla rete informatica ed ai software originali. Ho intenzione di “donare” il tutto ad una o due scuole elementari o medie inferiori, a patto che siano pubbliche: la figlia del mio cliente frequenta una scuola privata, ma ritengo che spetti ai genitori paganti pretendere che i loro figli vengano educati meglio di così. La scuola pubblica, invece, so bene che non naviga in buone acque.
Ho scritto donare tra virgolette perché i computer resteranno miei e al termine del progetto torneranno nel mio magazzino: verranno concessi in comodato d’uso gratuito.
Ci sono delle condicio sine qua non, motivo per le quali al momento la mia proposta non è stata accettata da nessuna delle scuole alle quali ho proposto il mio progetto:
– la scuola deve essere pubblica, elementare (solo classe quinta) o media inferiore
– io devo fornire l’assistenza, assolutamente a titolo gratuito, tranne che per l’eventuale riparazione di computer danneggiati con dolo (i bambini so bene che spesso sono esuberanti…)
– io devo insegnare informatica, assolutamente a titolo gratuito, agli studenti e, se non troppo orgogliosi da rinunciare all’opportunità, agli insegnanti.
-deve esserci un collegamento ad internet flat, possibilmente con Fastweb o al massimo ADSL Telecom, ma non l’offerta base
– il progetto non deve essere politicizzato: non appena un’autorità politica dovesse anche solo provare a prendersi il merito anche solo di una minima parte di esso, provvederò a smantellare l’aula nel più breve tempo possibile.
– è mia intenzione convincere anche i miei clienti a partecipare al progetto, dandomi la loro disponibilità all’insegnamento: questo permetterebbe di avere dei corsi seri e professionali, fatti da professionisti, sempre a titolo gratuito.
Dove ci guadagno? Questo progetto si alimenta molto di semplice gloria, ma è altrettanto ovvio che confido di avere un ritorno d’immagine: il genitore potrebbe chiamarmi per seguire la sua azienda, per fare dell’assistenza a pagamento, per degli acquisti.
Questa la mia offerta. Spero sia di Suo interesse e quindi poterLa incontrare presto per discuterne meglio.
In attesa di un Suo tanto gentile quanto atteso riscontro, le porgo i miei più distinti saluti.
Andrea Moretti